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SAFE Guarding

Ci prendiamo cura di NOI.

Modello Organizzativo di Gestione e Controllo dell'Attività Sportiva​

PREMESSA

Il diritto principale dei Tesserati è quello di essere trattati con rispetto e dignità, e di essere protetti da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e qualsiasi altra forma di discriminazione prevista dal D.lgs. n. 198/2006, indipendentemente dall’origine etnica, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione economica, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva. La priorità assoluta è il diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei Tesserati, che prevale anche sui risultati sportivi. 

Questo documento stabilisce e regola gli strumenti per dare attuazione ai principi sopra citati e si applica a chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività della Associazione.

Ha validità quadriennale dalla data di approvazione e deve essere aggiornato ogni qual volta necessario al fine di recepire le eventuali modifiche e integrazioni della Giunta Nazionale del CONI dei Principi Fondamentali approvati dall’Osservatorio Permanente del CONI per le Politiche di Safeguarding le sue raccomandazioni, nonché le modifiche e integrazioni delle disposizioni della AICS e FIDAL.

il presente modello integra e non sostituisce il Regolamento per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte discriminatorie della Federazione Italiana di Atletica Leggera e della AICS.

Art. 1 – Obiettivi

1.Il presente modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva è redatto dall’ASD Runners For Emergency (di seguito, l’Associazione), come previsto dal comma 2 dell’articolo 16 del d.lgs. n. 39 del 28 febbraio 2021, utilizzando le linee guida pubblicate dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera e dalla ACSI attualmente in vigore e rappresenta l’insieme delle regole di condotta che tutti i membri dell’Associazione devono seguire per: 

  1. promuovere il diritto di tutti i Tesserati ad essere protetti da qualsiasi forma di abuso, violenza o discriminazione; 
  2. favorire un ambiente inclusivo che garantisca la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i Tesserati, in particolare dei minori, assicurando uguaglianza ed equità, e valorizzando la diversità; 
  3. rendere consapevoli i Tesserati dei propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità; 
  4. identificare e attuare misure, procedure e politiche di salvaguardia adeguate, anche conformemente alle raccomandazioni del Safeguarding Officer istituito dalla AICS e FIDAL, per ridurre i rischi di comportamenti lesivi dei diritti, specialmente nei confronti dei Tesserati minori; 
  5. gestire in maniera tempestiva, efficace e riservata le segnalazioni di abuso, violenza e discriminazione, proteggendo i segnalanti; 
  6. informare i Tesserati, anche minori, sulle misure e procedure di prevenzione e contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e, in particolare, sulle procedure per la segnalazione degli stessi; 
  7. incoraggiare la partecipazione dei membri dell’Ente alle iniziative organizzate dalla AICS e dalla FIDAL nell’ambito delle politiche di salvaguardia; 
  8. garantire la partecipazione attiva di tutti coloro che sono coinvolti in qualsiasi funzione o titolo nell’attività sportiva nell’attuazione delle misure, procedure e politiche di salvaguardia dell’Associazione.

Art. 2 – Ambito di applicazione

I soggetti tenuti al rispetto del presente documento sono: 

  1. a) tutti i tesserati e i soci dell’Associazione; 
  2. b) tutti coloro che hanno rapporti di lavoro o volontariato con l’Associazione; 
  3. c) tutti coloro che, a qualsiasi titolo, intrattengono rapporti con l’Associazione.

Art. 3 – Regole di condotta

Le seguenti regole di condotta saranno adottate al fine di realizzare gli obiettivi indicati nell’art. 1

  1. L’Associazione garantisce a chiunque interagisca con essa, pari diritti e opportunità, indipendentemente da etnia, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
  2. L’ Associazione non ammette alcun tipo di discriminazione. In tutte le occasioni di condivisione (gare, allenamenti, eventi sociali) sono inclusi tutti gli atleti e tutte le atlete. Gli eventi sociali sono svolti anche con lo scopo di favorire l’integrazione. 
  3. A tutti i partecipanti agli eventi dell’ Associazione (indipendentemente dalla condizione di socio/a o tesserato/a) è richiesto un linguaggio non discriminatorio nei confronti di chiunque anche non appartenente all’ Associazione.
  4. Coloro che prendono parte, a qualsiasi titolo e in qualsiasi funzione e/o ruolo, all’attività sportiva, in forma diretta o indiretta, è richiesto di astenersi da commenti che non riguardino la prestazione sportiva per evitare lesioni alla dignità e sensibilità delle persone. 
  5. Sarà attenzionata ogni situazione di disagio nel rispetto della privacy e della volontà dell’ atleta maggiorenne. In caso di atleta minorenne saranno attenzionate le opportune figure di riferimento
  6. In caso si sospetti di condotte rilevanti ai sensi del presente documento, sarà necessario contattare tempestivamente il Responsabile delle Politiche di Safeguarding dell’ Associazione telefonicamente o via email (Le chiavi di accesso a tale indirizzo email saranno consegnate esclusivamente al Responsabile, che sarà chiamato a modificare le credenziali dopo il primo accesso.). Qualora espressamente richiesto il Responsabile garantisce la riservatezza del segnalante fatta eccezione nei casi in cui sia ritenuta evidente o accertata la responsabilità del segnalante per reati di calunnia o diffamazione o comunque per illeciti integrati mediante la segnalazione stessa. 
  7. In occasioni del consiglio direttivo saranno evidenziate eventuali criticità emerse durante le gare, gli allenamenti e gli eventi sociali e valutata la necessità di riunioni con tecnici e/o atleti per discutere di tali criticità. Tali riunioni possono essere  richieste anche direttamente dagli atleti e le atlete e/o i tecnici.
  8. Al momento l’ Associazione non prevede la formazione di minori, nel caso si sviluppi anche questa attività tale linee guida saranno integrate relativamente alle condotte da seguire nella formazione dei minori tenendo conto delle capacità e aspirazioni individuali di ciascun atleta, nei comportamenti da adottare tra tecnici e/o dirigenti e minori, implementando riunioni periodiche per discutere delle eventuali criticità emerse.
  9. saranno organizzati incontri con esperti per discutere delle tematiche rilevanti. 
 

Art. 4 – Tutela dei minori – Obblighi

  1. Tutti coloro che, indipendentemente dalla forma del rapporto instaurato, svolgono funzioni che comportano contatti diretti e regolari con minori devono fornire copia del certificato del casellario giudiziale ai sensi della normativa vigente.
 

 Art. 5 – Responsabile delle politiche di salvaguardia nominato dall’Associazione

  1. Per prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui Tesserati e garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, l’Associazione nomina un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni e lo comunica ad AICS e FIDAL al momento dell’affiliazione. 
  2. Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni deve essere scelto per la sua moralità e competenza, in possesso dei seguenti requisiti: 
  3. non aver riportato condanne penali, anche non definitive, per i seguenti reati: art 600-bis (prostituzione minorile); 600-ter (pornografia minorile), 600-quater (detenzione o accesso a materiale pornografico), 600-quater.1 (Pornografia virtuale), 600-quinquies (iniziative turistiche volte allo sfruttamento della prostituzione minorile), 604-bis (propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione etnica e religiosa), 604-ter (circostanze aggravanti), 609-bis (violenza sessuale), 609-ter (circostanze aggravanti), 609-quater (atti sessuali con minorenne), 609-quinquies (corruzione di minorenne), 609-octies (violenza sessuale di gruppo), 609-undecies (adescamento di minorenni); 
  4. non aver riportato nell’ultimo decennio, salvo riabilitazione, squalifiche o inibizioni sportive definitive complessivamente superiori a un anno, da parte delle FSN, delle DSA, degli EPS e del CONI o di organismi sportivi internazionali riconosciuti; 
  5. aver seguito eventuali corsi di aggiornamento previsti dalla AICS e/o essere in possesso dei titoli abilitativi eventualmente previsti dai regolamenti degli organismi sportivi affilianti. 
  6. La nomina del Responsabile è adeguatamente resa pubblica mediante immediata affissione presso la sede e pubblicazione sulla homepage del sito internet dell’Associazione, e inserita nel sistema gestionale degli organismi sportivi affilianti, secondo le procedure previste dalla regolamentazione degli organismi sportivi affilianti. 
  7. Il Responsabile resta in carica un anno e può essere riconfermato. 
  8. In caso di cessazione del ruolo di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, per dimissioni o altro motivo, il sodalizio provvede entro 30 giorni alla nomina di un nuovo Responsabile, inserendola nel sistema gestionale degli organismi sportivi affilianti, secondo le procedure previste dalla regolamentazione degli organismi sportivi affilianti. 
  9. La nomina del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni può essere revocata prima della scadenza per gravi irregolarità di gestione o di funzionamento, o per la perdita dei requisiti necessari alla sua nomina, con provvedimento motivato dell’organo preposto del sodalizio. La revoca e le motivazioni sono comunicate tempestivamente al Safeguarding Officer della AICS. Il sodalizio provvede alla sostituzione seguendo le modalità del comma precedente. 
  10. Il Responsabile è tenuto a: 
  11. a) promuovere la corretta applicazione del Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui Tesserati della AICS nell’ambito dell’Associazione, nonché l’osservanza e l’aggiornamento dei Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta adottati dagli stessi; 
  12. b) adottare le opportune iniziative, anche con carattere d’urgenza, per prevenire e contrastare nell’ambito del proprio sodalizio ogni forma di abuso, violenza e discriminazione, nonché qualsiasi iniziativa di sensibilizzazione che ritenga utile e opportuna; 
  13. c) segnalare al Safeguarding Officer di AICS e FIDAL eventuali condotte rilevanti e fornire allo stesso ogni informazione o documentazione richiesta; 
  14. d) rispettare gli obblighi di riservatezza imposti dai Regolamenti AICS e FIDAL; 
  15. e) formulare proposte di aggiornamento dei Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta, tenendo conto delle caratteristiche del sodalizio; 
  16. f) valutare annualmente l’adeguatezza dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta nell’ambito del proprio sodalizio, sviluppando e attuando un piano d’azione basato su tale valutazione per risolvere le criticità riscontrate; 
  17. g) partecipare all’attività formativa organizzata da AICS e/o FIDAL. 
 

Art. 6 – Dovere di segnalazione

  1. Chiunque venga a conoscenza di comportamenti rilevanti come indicati dal Regolamento e dalle linee guida di FIDAL e AICS, riportate integralmente nel presente documento, è tenuto a darne immediata comunicazione al Safeguarding Officer di FIDAL e AICS, anche tramite il safeguarding officer nominato dall’Associazione. 
  2. Chiunque sospetti comportamenti rilevanti ai sensi del presente Regolamento può consultare il Responsabile delle politiche di salvaguardia dell’Associazione o direttamente il Safeguarding Officer della AICS e/o della FIDAL. 
 

Art. 7 – Diffusione e attuazione

  1. I tesserati e le tesserate saranno informati/e dei propri diritti, doveri, obblighi e responsabilità adottando le seguenti misure: 
  • comunicazione tramite email della prima emissione del modello organizzativo e successivi aggiornamenti, integrazioni o modifiche;
  • pubblicazione del modello organizzativo aggiornato sul sito dell’Associazione; 
  • comunicazione tramite email del nominativo del Safeguarding nominato dal sodalizio con indicazione del recapito telefonico e/o indirizzo e-mail per poterlo contattare e di eventuali modifiche; 
  • pubblicazione sull sito dell’Associazione del nominativo del Safeguarding nominato dal sodalizio con indicazione del recapito telefonico e/o indirizzo e-mail per poterlo contattare; 
  • comunicazione al momento del tesseramento agli atleti o ai loro genitori, se minorenni, del modello organizzativo adottato dall’ Associazione, nonché comunicazione del nominativo del Safeguarding nominato dall’Associazione

2.L’Associazione, con il supporto del Responsabile delle politiche di Safeguarding, si impegna a pubblicare e diffondere il presente documento e il Codice di condotta a tutela dei minori per prevenire molestie, violenza di genere e ogni altra forma di discriminazione tra i Tesserati e i volontari coinvolti nell’attività sportiva. L’Associazione fornisce ogni strumento utile per garantirne la piena applicazione, verifica ogni segnalazione di violazione delle norme e condivide materiale informativo per sensibilizzare e prevenire disturbi alimentari negli sportivi. 

Art. 8 – Sanzioni

I comportamenti tenuti in violazione delle disposizione del presente documento sono definiti illeciti disciplinari e possono portare alle seguenti sanzioni (in aggiunta all’applicazione delle sanzioni previste dai Regolamenti AICS e FIDAL):

  • richiamo verbale per mancanze lievi;
  • ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni lievi;
  • sospensione dalle attività dell’ Associazione ( e dal rapporto contrattuale se in atto)  per un periodo non superiore di 15 giorni;
  • sospensione dalle attività dell’ Associazione ( e dal rapporto contrattuale se in atto) per un periodo tra i 15 e i 30 giorni;
  • allontanamento definitivo dalle attività dell’ Associazione        

Le sanzioni comminabili sono diversificate in ragione del rilievo e gravità della violazione commessa e del ruolo e responsabilità dell’autore.

Art. 9 – Disposizioni finali

  1. Per quanto non espressamente previsto, si fa riferimento al Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui Tesserati e al Codice Etico.
  2. Il presente Regolamento, approvato dall’organo direttivo, entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione.  

 Roma, lì 20 agosto 2024

La Presidente
Valentina Panetta

Codici di Condotta​

CODICI DI CONDOTTA A TUTELA DEI MINORI E PER LA PREVENZIONE DELLE MOLESTIE, DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI OGNI ALTRA CONDIZIONE DI DISCRIMINAZIONE

Contenuto minimo dei codici di condotta

I codici di condotta stabiliscono obblighi, divieti, standard di condotta e buone pratiche finalizzate:

  • al rispetto dei principi di lealtà, probità e correttezza;
  • all’educazione, alla formazione e allo svolgimento di una pratica sportiva sana;
  • alla piena consapevolezza di tutti i tesserati in ordine a propri diritti, doveri, obblighi, responsabilità e tutele;
  • alla creazione di un ambiente sano, sicuro e inclusivo che garantisca la dignità, l’uguaglianza, l’equità e il rispetto dei diritti dei tesserati, in particolare se minori;
  • alla valorizzazione delle diversità;
  • alla promozione del pieno sviluppo della persona-atleta, in particolare se minore;
    alla promozione da parte di dirigenti e tecnici al benessere dell’atleta;
  • alla effettiva partecipazione di tutti i tesserati all’attività sportiva secondo le rispettive aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità;
  • alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di abuso, violenza e discriminazione.

I codici prevedono inoltre disposizioni:

– per la rimozione degli ostacoli che impediscano la promozione del benessere dell’atleta, in particolare se minore, e dello sviluppo psico-fisico dello stesso secondo le relative aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità;

– per la rimozione degli ostacoli che impediscano la partecipazione dell’atleta alle attività, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.

Nella realizzazione delle finalità di cui sopra e in particolare della prevenzione e contrasto di ogni forma di abuso, violenza e discriminazione, i codici di cui all’articolo precedente stabiliscono altresì:

le fattispecie, le tutele e le sanzioni disciplinari endoassociative applicabili in caso di violazione, ivi compresa la sospensione cautelare dalle attività sportive, fermi i provvedimenti degli Organi di giustizia;

apposite procedure di selezione degli operatori sportivi, anche al fine di garantire che i candidati siano idonei ad operare nell’ambito delle attività giovanili e in diretto contatto con i tesserati minori, se del caso;

le verifiche minime, precedenti all’impiego nonché periodiche, a carico delle Affiliate nelle procedure di cui alla lettera precedente e la conservazione della relativa documentazione, nel rispetto della normativa vigente;

adeguati obblighi informativi per la diffusione delle disposizioni e dei protocolli relativi alla protezione dei minori, anche mediante corsi di formazione e corsi di aggiornamento annuali dedicati a tutti i soggetti coinvolti nelle attività sportive e relative ai tesserati minori;

disposizioni che disciplinino le incompatibilità e che siano finalizzate a evitare il cumulo delle funzioni in capo a un unico soggetto nonché, più in generale, a gestire eventuali conflitti di interesse;
disposizioni che assicurino la riservatezza della documentazione o delle informazioni comunque ricevute o reperite relative a eventuali segnalazioni o denunce di violazione del Codice.

Doveri e obblighi dei tesserati

Di seguito i doveri e obblighi a carico di tutti i tesserati:

  • comportarsi secondo lealtà, probità e correttezza nello svolgimento di ogni attività connessa o collegata all’ambito sportivo e tenere una condotta improntata al rispetto nei confronti degli altri tesserati;
  • astenersi dall’utilizzo di un linguaggio, anche corporeo, inappropriato o allusivo, anche in situazioni ludiche, per gioco o per scherzo;
    garantire la sicurezza e la salute degli altri tesserati, impegnandosi a creare e a mantenere un ambiente sano, sicuro e inclusivo;
  • impegnarsi nell’educazione e nella formazione della pratica sportiva sana, supportando gli altri tesserati nei percorsi educativi e formativi;
  • impegnarsi a creare, mantenere e promuovere un equilibrio sano tra ambito personale e sportivo, valorizzando anche i profili ludici, relazionali e sociali dell’attività sportiva;
  • instaurare un rapporto equilibrato con coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la cura degli atleti ovvero loro delegati;
  • prevenire e disincentivare dispute, contrasti e dissidi anche mediante l’utilizzo di una comunicazione sana, efficace e costruttiva;
    affrontare in modo proattivo comportamenti offensivi, manipolativi, minacciosi o aggressivi;
  • collaborare con gli altri tesserati nella prevenzione, nel contrasto e nella repressione di abusi, violenze e discriminazioni (individuali o collettivi);
  • segnalare senza indugio al Responsabile safeguarding situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.

Doveri e obblighi dei dirigenti sportivi e tecnici

Di seguito i doveri e obblighi a carico dei dirigenti sportivi e dei tecnici:

  • agire per prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione;
    astenersi da qualsiasi abuso o uso improprio della propria posizione di fiducia, potere o influenza nei confronti dei tesserati, specie se minori;
  • contribuire alla formazione e alla crescita armonica dei tesserati, in particolare se minori;
  • evitare ogni contatto fisico non necessario con i tesserati, in particolare se minori;
    promuovere un rapporto tra tesserati improntato al rispetto e alla collaborazione, prevenendo situazioni disfunzionali, che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore;
    astenersi dal creare situazioni di intimità con il tesserato minore;
  • porre in essere, in occasione delle trasferte, soluzioni logistiche atte a prevenire situazioni di disagio e/o comportamenti inappropriati, coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;
  • comunicare e condividere con il tesserato minore gli obiettivi educativi e formativi, illustrando le modalità con cui si intendono perseguire tali obiettivi e coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;
  • astenersi da comunicazioni e contatti di natura intima con il tesserato minore, anche mediante social network;
  • interrompere senza indugio ogni contatto con il tesserato minore qualora si riscontrino situazioni di ansia, timore o disagio derivanti dalla propria condotta, attivando il Responsabile safeguarding;
  • impiegare le necessarie competenze professionali nell’eventuale programmazione e/o gestione di regimi alimentari in ambito sportivo;
  • segnalare tempestivamente eventuali indicatori di disturbi alimentari degli atleti loro affidati;
    dichiarare cause di incompatibilità e conflitti di interesse;
  • sostenere i valori dello sport, altresì educando al ripudio di sostanze o metodi vietati per alterare le prestazioni sportive dei tesserati;
  • conoscere, informarsi e aggiornarsi con continuità sulle politiche di safeguarding, sulle misure di prevenzione e contrasto agli abusi, violenze e discriminazioni, nonché sulle più moderne metodologie di formazione e comunicazione in ambito sportivo;
  • astenersi dall’utilizzo, dalla riproduzione e dalla diffusione di immagini o video dei tesserati minori, se non per finalità educative e formative, acquisendo le necessarie autorizzazioni da coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dai soggetti cui è affidata la loro cura ovvero da loro delegati;
  • segnalare senza indugio al Responsabile safeguarding situazioni, anche potenziali, che espongano i tesserati a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.

Diritti, doveri e obblighi degli atleti

Di seguito i diritti, doveri e obblighi a carico degli atleti:

  • rispettare il principio di solidarietà tra atleti, favorendo assistenza e sostegno reciproco;
    comunicare le proprie aspirazioni ai dirigenti sportivi e ai tecnici e valutare in spirito di collaborazione le proposte circa gli obiettivi educativi e formativi e le modalità di raggiungimento di tali obiettivi, anche con il supporto di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dei soggetti cui è affidata la loro cura, eventualmente confrontandosi con gli altri atleti;
  • comunicare a dirigenti sportivi e tecnici situazioni di ansia, timore o disagio che riguardino sé o altri;
  • prevenire, evitare e segnalare situazioni disfunzionali che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione, pericolo o timore negli altri atleti;
  • rispettare e tutelare la dignità, la salute e il benessere degli altri atleti e, più in generale, di tutti i soggetti coinvolti nelle attività sportive;
  • rispettare la funzione educativa e formativa dei dirigenti sportivi e dei tecnici;
  • mantenere rapporti improntati al rispetto con gli altri atleti e con ogni soggetto comunque coinvolto nelle attività sportive;
  • riferire qualsiasi infortunio o incidente agli esercenti la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura degli atleti ovvero ai loro delegati;
  • evitare contatti e situazioni di intimità con dirigenti sportivi e tecnici, anche in occasione di trasferte, segnalando eventuali comportamenti inopportuni;
  • astenersi dal diffondere materiale fotografico e video di natura privata o intima ricevuto, segnalando comportamenti difformi a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la loro cura ovvero ai loro delegati, nonché al Responsabile safeguarding;
  • segnalare senza indugio al Responsabile safeguarding situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pericolo o pregiudizio.

Roma, lì 05 Dicembre 2024

La Presidente
Valentina Panetta

Responsabile contro Abusi Discriminazione e Violenza


Recavid designato per l’anno 2025:

Il Sig. 

Alberto Guidobaldi

Tel.

+39 393 296 4884

email:

responsabilesicurezza (at) runnersforemergency.it

Consulta il verbale di nomina del Recavid

(per consultare il MOGC o i CdC cliccare sul “+”)